Maggiani ha rimesso in gioco se stesso con l’imprevedibilità di un anarchico che si mette a parlare d’amore (non solo quello che lega un uomo a una donna) «in tempo di guerra».
È stata una vertigine di Maurizio Maggiani
Due amanti si trovano regolarmente in un bar ai confini della città. Si guardano, si tengono le mani e sanno che quei pochi gesti, quel luogo, quel sentirsi stranieri sono il confine della loro intesa. Una donna entra nel condominio, è polacca, è sola, è riservata. Guardarla fumare, la sera, sul ba…