Il romanzo Mandami tanta vita di Paolo Di Paolo è entrato nella cinquina del Premio Strega, la cui cerimonia finale si terrà il 4 luglio a Roma.


Il romanzo
È così, monsieur, è vero? Potrebbe chiederlo al tassista. Potrebbe aprire il finestrino e domandarlo ai passanti, gridare: le idee, almeno le idee, ci sopravvivono?”

Moraldo, arrivato a Torino per una sessione d’esami, scopre di avere scambiato la sua valigia con quella di uno sconosciuto. Mentre fatica sui testi di filosofia e disegna caricature, coltiva la sua ammirazione per un coetaneo di nome Piero. Alto, magro, occhiali da miope, a soli ventiquattro anni Piero ha già fondato riviste, una casa editrice, e combatte con lucidità la deriva autoritaria del Paese. Sono i giorni di carnevale del 1926. Moraldo spia Piero, vorrebbe incontrarlo, imitarlo, farselo amico, ma ogni tentativo fallisce. Nel frattempo ritrova la valigia smarrita, ed è conquistato da Carlotta, una fotografa di strada disinvolta e imprendibile in partenza per Parigi. Anche Piero è partito per Parigi, lasciando a Torino il grande amore, Ada, e il loro bambino nato da un mese. Nel gelo della città straniera, mosso da una febbrile ansia di progetti, di libertà, di rivoluzione, Piero si ammala. E Moraldo? Anche lui, inseguendo Carlotta, sta per raggiungere Parigi. L’amore, le aspirazioni, la tensione verso il futuro: tutto si leva in volo come le mongolfiere sopra la Senna. Che risposte deve aspettarsi? Sono Carlotta e Piero, le sue risposte? O tutto è solo un’illusione della giovinezza? Paolo Di Paolo, evocando un protagonista del nostro Novecento, scrive un romanzo appassionato e commosso sull’incanto, la fatica, il rischio di essere giovani.
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I video sul libro

 

La stampa italiana sul romanzo
Mandami tanta vita è un romanzo sulla corsa vorace del tempo, sulla giovinezza che è un lampo spesso bruciato più in fretta nell’illusione che possa durare molto.
Romana Petri, "Il Messaggero"

Il romanzo, bello per l’asciuttezza e l’equilibrio, tende a recuperare un’atmosfera e il miracolo di Piero, che simile a un giovane santo si avvia al martirio serenamente, soffrendo per il tempo che non basta.
Paolo Mauri, "la Repubblica"

L’appassionante resoconto di due destini diversissimi che si sfiorano sulle strade del desiderio.
Paolo Mattei, "Il Venerdì di Repubblica"

Sorprendente davvero, questo romanzo storico di Paolo Di Paolo.
Andrea Di Consoli, "Il Sole 24 Ore"

I tempi di Piero e Moraldo erano tempi terribili, ma in cui la letteratura contava molto più di oggi; se oggi conta molto meno, Di Paolo è tra quei giovani che ci ricordano che potrebbe ancora contare.
Giulio Ferroni, "l’Unità"

È una letteratura complicata e coraggiosa, quella di Paolo Di Paolo.
Valeria Parrella, "Grazia"

Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Nel 2003 entra in finale al Premio Campiello Giovani e, con i racconti Nuovi cieli, nuove carte, al Premio Italo Calvino. È autore tra l’altro di Ogni viaggio è un romanzo (2007) e di Raccontami la notte in cui sono nato (2008). Per Feltrinelli ha pubblicato Dove eravate tutti (2011, Premio Mondello e Premio Vittorini) e, nella collana digitale Zoom, La miracolosa stranezza di essere vivi (2012).

Mandami tanta vita di Paolo Di Paolo

Moraldo, arrivato a Torino per una sessione d’esami, scopre di avere scambiato la sua valigia con quella di uno sconosciuto. Mentre fatica sui testi di filosofia e disegna caricature, coltiva la sua ammirazione per un coetaneo di nome Piero. Alto, magro, occhiali da miope, a soli ventiquat…

Paolo Di Paolo

Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Ha pubblicato i romanzi Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011; Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013; finalista …

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