In viaggio verso il Capo, vent’anni dopo

Per festeggiare il ventennale del suo viaggio, Sergio Ramazzotti ci presenta un’edizione fotografica. Tre motivi per ripercorrere il viaggio...

“Il viaggio raccontato in Vado verso il Capo è finito due volte. La prima fu nel 1992, quando tornai a casa in aereo da Città del Capo dopo averla raggiunta coi mezzi pubblici da Algeri, nei due mesi precedenti, vivendo come un autentico morto di fame. La seconda fu quattro anni dopo, quando uscì in libreria: solo allora ebbi la sensazione che il cerchio si chiudeva.” Sergio Ramazzotti

Era il 1996 quando uscì in libreria Vado verso il Capo, racconto del viaggio di un giovane fotogiornalista lungo 13.000 km d’Africa, da Algeri a Città del Capo, usando ogni genere di trasporto: bicicletta, camion, treni merci, taxi, furgoni, traghetti, barchini.
Festeggiamo il ventennale con due nuove edizioni, in ebook: Vado verso il Capo, che contiene lo stesso identico diario scritto vent'anni fa ma arricchito di una prefazione e decine di fotografie inedite che l’autore è riuscito a scattare e salvare dalla sabbia, dai ladri e dai militari; e 13.000 km d’Africa diario per immagini, per chi il libro l'ha già letto o chi vuole ripercorrere il viaggio dell'autore attraverso i suoi scatti.

Perché seguire l'autore in questo viaggio, oggi?

Perché è il racconto di un’Africa che non tornerà più, e di un’altra che sembra destinata a rimanere così in eterno.
Perché, come dice l'autore, è la cronaca, o meglio il bollettino medico, di un’evoluzione interiore che anche nell’età di Internet solo un certo modo di viaggiare può provocare.
Per vedere finalmente le foto, riesumate da un cassetto dove erano rimaste sepolte per più di vent’anni. Ecco un piccolissimo assaggio.