Carlo Ginzburg
presenta
Rapporti di forza

Carlo Ginzburg presenta Rapporti di forza

Che cos’è la verità storica? Questo libro ci conduce nel vivo della ricerca e al cuore di una questione che ci riguarda tutti: la convivenza e lo scontro tra culture. Un’analisi raffinatissima di documenti famosi e episodi poco noti ci rivela come e dove lo storico può trovare la chiave per ricostruire "come andarono le cose".

Tony Hawks presenta Mr Fridge

Tony Hawks presenta Mr Fridge

Una scommessa tra amici spinge Tony a fare il giro dell’Irlanda in autostop con un compagno di viaggio molto particolare: un frigorifero. Un racconto di viaggio divertente, che sa però parlare di argomenti importanti.

Gianni Celati:
un reading da
Cinema naturale

Gianni Celati: un reading da Cinema naturale

"Questi sono racconti scritti nell’arco di vent’anni, poi riscritti a lungo per tenermi occupato e vedere cosa succede. Perché scrivendo o leggendo dei racconti si vedono paesaggi, si vedono figure, si sentono voci: è un cinema naturale della mente, e dopo non c’è neanche più bisogno di andare a vedere i film di Hollywood."

L'autore legge il racconto "Storia della modella"

Richard Sennett presenta L'uomo flessibile

Richard Sennett presenta L'uomo flessibile

Un saggio che appassiona e si legge con il ritmo di un romanzo.
Richard Sennett è professore di Sociologia alla London School of Economics e alla New York University. Il suo libro muove interrogativi e costringe a una profonda riflessione i lavoratori di tutto il mondo. Riuscirà anche a unirli, almeno nella consapevolezza di quello che sta accadendo in nome del capitalismo flessibile?
Routine, flessibilità, mobilità, rischio, fallimento, etica del lavoro sono i temi affrontati in un'esauriente casistica. Emergono così le conseguenze corrosive che le traformazioni del lavoro hanno esercitato sulle personalità e gli stili di vita individuali.
Da tempo si è dato per acquisito che il lavoro contribuisca a formare l'identità della persona, che può dire a se stessa e agli altri chi è, attribuendosi una serie di etichette all'interno di un quadro di figure e posizioni riconosciute dalla società. Queste posizioni concorrono alla stabilità emotiva e infondono sicurezza, se introiettate attraverso un processo che prevede un investimento nel tempo. Il mutare sempre più rapido di quelle attività lavorative per definizione intese come temporanee, rompe queste logiche e impedisce la costruzione di progetti, ma soprattutto rende difficile "decidere quale dei nostri tratti merita di essere conservato all'interno di una società impaziente". Gli effetti di questi vorticosi mutamenti non si limitano ai singoli ma coinvolgono altre forme di vita organizzata, per esempio la famiglia, in virtù del variare delle modalità lavorative dei propri membri. Peggio ancora, il capitalismo flessibile toglie la dimensione vera della comunità: quella riassunta nella frase "chi ha bisogno di me?". Sempre più manca l'Altro, e ci si ritrova senza legami. La progressiva sparizione di ogni forma di destino condiviso corrode la personalità. "Ma," conclude Sennett, "un regime che non fornisce agli esseri umani ragioni profonde per interessarsi gli uni degli altri non può mantenere per molto tempo la propria legittimità".