Sono sexy (ma solo quando suono). Intervista a Lang Lang

Sono sexy (ma solo quando suono). Intervista a Lang Lang

Quando si incontra qualcuno che ha il tocco del genio, si avverte una sensazione fisica difficile da descrivere. E come un frizzare di bollicine di champagne, un senso di espansione. Questo spiega forse perché, tra i virtuosi del piano del nostro pianeta, Lang Lang è quello che il ‟Time” annovera tra le 100 persone più influenti del globo, ‟People” al numero 10 nella classifica dei 16 uomini più sexy. E i più grandi direttori d'orchestra al mondo, da Barenboim a Mehta, lo vogliono. Se ci si è persi la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino, con Lang Lang atleta dei tasti, basta fare un giro su YouTube, e ascoltarlo alle prese con Strauss, e la voglia di sentirlo dal vivo registra un'impennata.

Stefano Rodotà presenta La vita e le regole

Stefano Rodotà presenta La vita e le regole

Il rapporto tra il diritto e le scelte etiche, sociali e politiche della società contemporanea, la pervasività del suo potenziale dominio e i limiti da imporre al suo esercizio, sono tra i temi di La vita e le regole. Un’audiointervista all’autore.

Il file è disponibile anche in versione mp3 scaricabile dal podcast Radio Feltrinelli

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La dignità della fine. Intervista a Stefano Rodotà

La dignità della fine. Intervista a Stefano Rodotà

‟Nella nostra cultura l'attenzione non è rimasta ferma al momento della morte, ma si è estesa al morire". Stefano Rodotà interviene nella polemica sull’eutanasia, argomento cui ha dedicato un capitolo del suo nuovo libro, La vita e le regole.

I turisti dei nuovi diritti. Intervista a Stefano Rodotà

I turisti dei nuovi diritti. Intervista a Stefano Rodotà

‟Il turismo dei diritti caratterizza soprattutto l’Europa. Il fenomeno non è nuovo. Un tempo esisteva quello abortivo e del divorzio: ricordo ancora i charter diretti a Londra dove si poteva praticare l’interruzione di gravidanza. Era anche l’epoca in cui la legge sull’indissolubilità del matrimonio veniva aggirata con i divorzi internazionali: prima ungherese, poi messicano, poi americano…”