Che indicibile tristezza, questo scudetto che cade addosso all'Inter come se piovesse da un'impalcatura fradicia, e più che premiarla pare contaminarla
Avere tutto, ma lamentarsi sempre. È questa la pietra filosofale del berlusconismo, ciò che trasforma i torti in ragioni, la prepotenza in martirio. E spiazza l'interlocutore, lo smarrisce, lo inganna in permanenza
Niente è peggiore della vox populi quando amplifica all'infinito i luoghi comuni: per esempio, "chi ruba una gallina va in galera, chi ruba un miliardo la fa franca". Anzi, no, una cosa peggiore c'è: è alimentarla, la diceria popolare
In una società dell’informazione e della comunicazione che, in Italia, si presenta spesso come una gigantesca maionese impazzita, quali sono oggi i diritti dei cittadini, i doveri dei soggetti pubblici, i reali rapporti tra le istituzioni?
Nessuno sapeva che Publio Fiori (ex An, noto soprattutto per l’impressionante pettinatura a cofano) era diventato presidente della Democrazia Cristiana. Pochissimi, del resto, sapevano che esiste ancora una Democrazia Cristiana
Giovanna aveva 15 anni, Annamaria 49. Facevano le operaie in un sottoscala del salernitano, a Montesano sulla Marcellana. Cucivano materassi per la Bimal.Tex: due euro all’ora, tutto in nero, per 12 ore. Le ha uccise un incendio.
Il pacifismo esprime appassionanti e ormai solide istanze etico-umanitarie, ma diventa greve moralismo quando sfregia di "bellicismo" le opinioni dell’altra sinistra, quella che si sporca le mani con gli interventi militari internazionali, come a Kabul...
Capita perfino di tifare per Ricucci, quando è braccato dalle telecamere mentre esce di galera, e non esiste ragione al mondo che giustifichi questo genere di caccia
La legge elettorale, voluta dal vecchio governo e così giustamente osteggiata dall’allora opposizione, consegna tutto il potere ai partiti e delimita le forme e la sostanza della democrazia partecipativa.
Scruto con ansiosa curiosità, sui giornali, la piccola mappa dei cortei e dei presìdi romani sulla nuova crisi mediorientale. Vorrei partecipare a tutti, non posso partecipare a nessuno
Votare sì sarebbe il tradimento di me stessa", ha detto una deputata di Rifondazione alla vigilia del voto sull’Afghanistan. È un concetto illuminante nella sua precisione. Mancava però l’altro corno del dilemma
Ventun luglio 1969. Per la prima volta un essere umano sbarca sulla Luna. La capsula spaziale che lo porta si chiama Apollo. Chi scelse il nome conosceva il rapporto tra due figure mitologiche: Apollo, dio del Sole e della luce, e Selene, la luna.
Di tutte le notizie aspre e squallide che arrivano dal mondo del calcio (l’ultima sono i giocatori in fuga dalle squadre sotto processo, dimostrando gratitudine zero, e venalità altissima), la sola davvero buona è
‟La guerra? La guerra continua. Si diceva scambiamo terra con pace, ci siamo ritirati in Libano e a Gaza da terra e mare e dov'è la nostra pace?”. Un colloquio con il premio Nobel per la Pace, Shimon Peres.
Il debutto in grande del terrorismo, l’11 settembre, ha cambiato la storia. Da allora non c’è più la pace come l’abbiamo sempre concepita: intervallo fra i conflitti. Da allora c’è un lungo percorso di incertezza, di ambiguità, di turbolenza.
Garzanti contro Einaudi, le lamentele di Bertolucci, le stroncature di Bilenchi e le accuse a Pasolini. Tutto questo nelle carte di Gina Lagorio donate agli archivi del Centro Apice di Milano. Un vero pozzo di San Patrizio per gli studiosi.
Sventola bandiera bianca sul litorale di Fregene. Al dramma dell’inquinamento, dell’aggressione ambientale, di un mare che si ribella ai maltrattamenti e produce, sotto forma di alghe tossiche, una specie di anticorpi nocivi all’uomo.
Osservatori per cercare di garantire la pace sin dalla prima guerra arabo-israeliana nel 1948. Sono gli uomini dell'Untso in Libano, descritti da Timur Goksel, un veterano delle forze internazionali nella zona.
Ho fumato per trentacinque anni consecutivi e se mi venisse un cancro ai polmoni non avrei nessuna denuncia da sporgere, se non contro me stesso. Detesto il piagnisteo cavilloso delle vittime di se stessi