Scruto con ansiosa curiosità, sui giornali, la piccola mappa dei cortei e dei presìdi romani sulla nuova crisi mediorientale. Vorrei partecipare a tutti, non posso partecipare a nessuno
Ma è davvero il terrorismo internazionale la maggiore minaccia mondiale? Dopo anni di guerra preventiva serve una rilettura dei problemi che affliggono il pianeta e, forse, una nuova scala di valori.
Capita perfino di tifare per Ricucci, quando è braccato dalle telecamere mentre esce di galera, e non esiste ragione al mondo che giustifichi questo genere di caccia
Ho fumato per trentacinque anni consecutivi e se mi venisse un cancro ai polmoni non avrei nessuna denuncia da sporgere, se non contro me stesso. Detesto il piagnisteo cavilloso delle vittime di se stessi
Garzanti contro Einaudi, le lamentele di Bertolucci, le stroncature di Bilenchi e le accuse a Pasolini. Tutto questo nelle carte di Gina Lagorio donate agli archivi del Centro Apice di Milano. Un vero pozzo di San Patrizio per gli studiosi.
Nell'anno 16506 la ventunesima guerra robotica divampa nella Città Santa. Ragione del contendere il controllo del Tempio Sospeso, costruito nel cielo di Gerusalemme diecimila anni prima.
La fiducia sull’Afghanistan, lo scontro tra Hezbollah e Israele, il decreto Bersani e gli scioperi dei tassisti sono gli argomenti ‟caldi” che stanno mettendo a dura prova il governo di centrosinistra. L’analisi del premier Romano Prodi.
Alle continue salve di razzi sparati dall’Hezbollah, Israele risponde con una strategia composita: raid per colpire il centro di controllo dei guerriglieri, azioni per neutralizzare i missili e interventi delle forze speciali nelle zone di confine.
La caccia ai missili è come il gioco del gatto con il topo. Ci vuole pazienza, occhio e mosse rapide. Può iniziare con una segnalazione vaga. L’informatore del Mossad si accorge che attorno a un edificio in campagna ci sono strani movimenti
L’esercito israeliano ha intercettato e ucciso un gruppo di guerriglieri che tentava di infiltrarsi oltre confine. Poche righe, in un comunicato sommerso dalle notizie dei bombardamenti. In realtà, è un segnale inquietante...
I farmer americani, al ritorno dall’incontro tra agricoltori in Mali, dichiarano che la cosa davvero impressionante è stato vedere la povertà: ‟Non c'è paragone tra le condizioni di vita negli Stati uniti e in Africa occidentale”.
Cerimonia a Newport per il nostro scrittore-giornalista: è il secondo italiano a ricevere l'onore dopo Pietrangeli. Da mezzo secolo racconta il tennis come nessuno. Un'avventura non solo professionale, fatta di passione e ironia.
Nel luglio 2030 a Teheran la Nazionale azzurra di calcio vince il suo quinto campionato del mondo, 24 anni dopo il successo di Berlino 2006. Gli eroici campioni riportano la Coppa in Patria e sono ricevuti dal sindaco di Roma, Ilary Blasi.
Quinta giornata di bombardamenti in Libano e Israele: colpi terrificanti delle bombe israeliane, sempre più strade e ponti inagibili, palazzi distrutti, colonne di gente in fuga verso la Siria
Assai più dell’Eni, protetto da gruppi dirigenti così forti da rappresentare, talvolta, uno Stato nello Stato, l’Enel ha subìto la politica dell’azionista di controllo. Che si è dimostrato un cattivo azionista. Con il nuovo governo cambierà qualcosa?
Dunque i tassisti dopo giorni di proteste e di scioperi selvaggi cantano vittoria. Hanno evitato il cumulo delle licenze, ma potranno far guidare le loro auto da familiari o dipendenti anche per più di un turno a giornata.
Alla preghiera del venerdì all’università di Teheran, non si potevano avere dubbi a chi andassero le simpatie degli astanti, che esibivano tutti le insegne degli Hezbollah libanese, un gagliardetto giallo con su stampato il nome dell’organizzazione.
Gli Hezbollah sono l’avversario più temibile per Israele, perché combinano la tradizionale inventiva dei libanesi e la determinazione dei loro sponsor iraniani.
Si può invitare Gerusalemme alla saggezza, alla moderazione, ma oggi stare con Israele è anche il solo modo per avere davvero a cuore un futuro per libanesi e palestinesi
Il tentato suicidio di Gianluca Pessotto, ex giocatore della Juventus e adesso dirigente, è stato beatificato, celebrato e onorato in tutti gli stadi e su tutti i giornali. Ma sui motivi è sceso un silenzio davvero tombale.