Quando ci si trova nel cuore di un conflitto, non è facile riflettere sul suo futuro; non si ha neppure piena coscienza delle sue dimensioni e meno che mai delle possibili vie d’uscita.
La partecipazione di un «manipolo» di ragazzi/e impegnati nel Servizio Civile Nazionale (non gli obiettori di coscienza: considerati troppo pericolosi) alla parata militare del 2 giugno è l'ennesimo segnale della cooptazione del «civile».
George Orwell nasceva cento anni fa: immaginò un totalitarismo misero. Ma nel benessere sotto sorveglianza in cui viviamo oggi, il Grande Fratello è uno show televisivo.
L'Italia risulta all'ultimo posto nell'applicare le decisioni adottate dal vertice di un anno fa fra i sette Paesi più industrializzati del mondo e la Russia.
Ore 15,20. E' un pomeriggio di festa, all' Idroscalo. Ultima tappa del Giro d' Italia. Crono fino a Piazza del Duomo. Maglia rosa scontata. Coppiette sdraiate a prendere il sole come se fosse estate...
Oggi andrò a Sestri Levante a raccontare una storia. Lo faccio da anni, è una cosa che mi piace. C'è sempre gente che mi viene a sentire, al Premio Andersen Festival come altrove, ed è un'esperienza bella e misteriosa.
La ghiaia che avanza, il tanfo che sale: scappano perfino le nutrie. Chi conosce queste acque ha smesso di andare a pesca. In compenso sono aumentati arenili e bagnanti domenicali.
Nella mente ostinata di un Wintel la seconda Guerra Mondiale non è mai finita. Anzi, è un’ossessione. È come se il profondo; non dilavabile senso di colpa della generazione che l’ha fatta senza essere riuscita ad impedirla...
Non è un’insinuazione quella di Amnesty International, ma un vero e proprio allarme: sono crollati i diritti umani nel mondo dopo il crollo delle Twin Towers a New York.
Perde il peggiore, ha intitolato il Manifesto, ma come dice la Jena non c'è «un migliore» che vince, salvo lodevoli eccezioni. Figuratevi nel Nordest. Qui i peggiori, senza dubbio.
Electroclash é una ingenua, appassionata «rivolta dello stile», un puro concentrato di edonismo newyorchese anni `80 (il post Studio 54), aggressività punk ed un inarrivabile gusto per il falso, la ...
Bell gli rubò il brevetto, ora l´Italia lo celebra. Ma solo per una delle sue scoperte. Tante le idee: filtri per le acque, un bruciatore, un apparecchio per l´elettroterapia.
Per dire che atroce cosa è il tifo: un amico interista, molto autorevole e famoso per la pacatezza delle opinioni politiche, sostiene che l´unica soluzione auspicabile, per la finale di Manchester...
Anteprima al festival gay Milano di Yossi & Jagger del regista israeliano Eytan Fox, un film contro la guerra attraverso la storia vera di due soldati di Tel Aviv. Il film, applaudito alla Berlinale, esce venerdì nelle sale italiane.
L’ho sentito dire una frase che fa luce su tutto il suo lavoro: «Mi importa il momento in cui il silenzio diventa suono. Mi importa il momento in cui il suono si trasforma in silenzio».