Guerra Israele-Hamas, veto degli Usa sulla risoluzione Onu per il cessate il fuoco.
“Sarebbe imperdonabile non arrivare adesso a un cessate il fuoco totale e alla fine dell'assedio” (Medici senza Frontiere).
Gerusalemme: un luogo unico dove le vite si sfiorano e si incrociano con studiata distanza. Sarah e Samira, due ragazze della stessa età, una israeliana e l’altra palestinese, un giorno si incontrano nel salone di un parrucchiere nella Città Vecchia. Parlano ebraico perché Sarah l’arabo non lo conosce. E alla fine scoprono che la casa in cui ora abita Sarah una volta apparteneva alla famiglia di Samira. Una casa dentro cui Samira non è mai entrata e di cui Sarah non conosce la storia. È Beit Dajani, una villa costruita dal commerciante palestinese Tawfik e poi abbandonata quando la Storia è passata come un terremoto sulla città. Chi ha vissuto a Beit Dajani dopo la fuga dei proprietari nel 1948 a causa della guerra? E come si è trasformato quel quartiere nel corso di un secolo? Paola Caridi accompagna i lettori lungo le strade di Gerusalemme, città in cui ha vissuto per dieci anni, rivelandone tutto il fascino e scoprendone le ferite. Ferite che impediscono di scrivere una storia condivisa, ma che possono aiutare a capire la storia dell’Altro.
“Di chi è questa casa, Sarah? Io non lo so più... Era di mio zio Samir, di mio nonno, del mio bisnonno che l’ha costruita, della mia bisnonna che ha piantato il gelso. Ed è la tua casa, che qui sei nata e ti sei fatta grande.”
“E di chi è questa città che tutti pensano di possedere?” chiede Sarah.
Paola Caridi (Roma, 1961) è saggista e giornalista.
Dopo un dottorato in Storia delle relazioni internazionali, dal 2001 al …
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