Angelo Mincuzzi e Giuseppe Oddo: Opus Dei. Il segreto dei soldi. Il video
Nell'estate del 2006 un uomo viene ucciso e fatto a pezzi con un machete dopo essere stato rapito e segregato per due giorni. Sembrerebbe solo il drammatico esito di un fatto di cronaca nera, ma non è così. La vittima è un famoso finanziere dell'Opus Dei, Gianmario Roveraro, che quattro anni prima si era imbarcato in una misteriosa operazione finanziaria internazionale... Una grande inchiesta giornalistica su un assassinio dai contorni inquietanti, che svela per la prima volta gli interessi economici e la rete di società, associazioni e fondazioni degli uomini dell'Opus Dei.
Il libro
Nell'estate del 2006 un uomo viene ucciso e fatto a pezzi con un machete dopo essere stato rapito e segregato per due giorni. Sembrerebbe solo il drammatico esito di un fatto di cronaca nera, ma non è così. La vittima è un famoso finanziere dell'Opus Dei, per lungo tempo considerato l'anti Cuccia cattolico, Gianmario Roveraro, che quattro anni prima si era imbarcato in una misteriosa operazione finanziaria internazionale. Il suo assassino è anche il suo socio: arrestato e processato, verrà condannato all'ergastolo. Ma il processo lascia irrisolti inquietanti interrogativi sulla natura dell'affare che Roveraro stava conducendo, anche perché i guadagni di quella operazione finanziaria erano destinati in beneficenza, probabilmente a strutture collegate all'Opus Dei.
Partendo dai risultati dell'inchiesta giudiziaria e indagando sulle relazioni tra i protagonisti, gli autori hanno ripercorso la vita di Roveraro e i suoi rapporti d'affari, incrinando il muro che cela i meccanismi di reclutamento e finanziamento dell'Opus Dei e svelando una galassia opaca di società controllate e gestite da uomini della Prelatura.
Con il rigore dell'inchiesta giornalistica e il viluppo narrativo proprio del "giallo", il lettore viene proiettato in un viaggio all'interno di un mondo in cui tutto gira intorno al denaro e alla fede.
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Marco Pesatori presenta 2012. Visioni e previsioni sul nuovo anno. Segno per segno
"Ecco le mie previsioni per il 2012. Che non sarà anno apocalittico e catastrofico come pensano alcuni. Per tutti i dodici segni dello Zodiaco il mio libro offre vie d'uscita, suggerimenti, possibilità di colpi di scena, fantasie da trasformare in realtà, amori e passioni da vivere senza timori. Buon anno!". Marco Pesatori, lo studioso di astrologia che cura la rubrica astrologica di "D di Repubblica" e collabora con Rai Radio 2, dà in video un'anticipazione di quello che sarà l'anno venturo per tutti i 12 segni.
Il libro
Il 2012, che secondo le profezie dei Maya segnerà la fine del mondo, può diventare, nella visione razionale e tecnicamente precisa di Pesatori, un anno di conquiste psichiche e pratiche per ognuno dei dodici caratteri di base dello Zodiaco. Pur ammettendo i limiti dell'astrologia generica, questo libro affronta – segno per segno, decade per decade – una riflessione che trasforma la tradizionale "previsione" in preziosa occasione di evoluzione per ognuno di noi. Dall'Ariete ai Pesci, i transiti planetari che dettano lo sviluppo dell'Essere-Tempo offrono segnali di attenzione, annunciano spinte e opportunità da cogliere, pulsazioni d'amore, sentimento e passione, ma soprattutto indicano la via per una salutare amplificazione della coscienza. Ricco di suggerimenti, citazioni, consigli di musiche e letture, variazioni poetiche e fantastiche, il libro contiene anche l'analisi di tutte le combinazioni di ascendente e l'andamento mese per mese. La conquista della felicità e di un equilibrio più profondo della nostra individualità, non è, per Pesatori, impresa impossibile. Anche in questo fin troppo atteso 2012. |
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Giovanni Agosti presenta Le rovine di Milano
La Milano di Gadda, Strehler, Testori, la Milano di Raffaele Mattioli che finanzia il censimento del patrimonio artistico della città, la Milano delle eccellenze internazionali della cultura oggi non esiste più. Quella Milano è solo un cumulo di rovine: le poche occasioni all'altezza dello splendore del passato si stagliano su un panorama desolante. Un pamphlet e una riflessione sui valori morali e culturali che dovrebbero guidare il cambiamento.
Il libro
Questo breve feuilleton critico è frutto di esperienze dirette, rinuncia ai sentito dire e procede sul filo della cronologia, dagli anni Ottanta a oggi, con strumenti non diversi da quelli con cui si fa la storia delle epoche passate: gradino per gradino, quasi una discesa agli Inferi. La Milano di Gadda, Strehler, Testori, la Milano di Raffaele Mattioli che finanzia il censimento del patrimonio artistico della città, la Milano delle eccellenze internazionali della cultura oggi non esiste più. Quella Milano è solo un cumulo di rovine: le poche occasioni all'altezza dello splendore del passato si stagliano su un panorama desolante. Dalla favola di Brera – in attesa da quattro decenni di diventare "Grande" – alla disperante parabola di Palazzo Reale, dal PAC al CIMAC, al CASVA, fino al Museo del Novecento, Giovanni Agosti ripercorre con lucida e veemente passione civile trent'anni di decadenza: luoghi, istituzioni, personaggi e, soprattutto, crimini e misfatti di una cultura milanese che è lo specchio perfetto della cultura nazionale. "I nomi dei responsabili della situazione in cui ci troviamo io li so: spesso ne stilo gli elenchi, meccanicamente: qualcuno è morto e qualcuno è vivo, qualcuno ha agito male consapevolmente e qualcuno no; e c'è anche chi si è ravveduto in corso d'opera e ha cambiato cavallo. Le ragioni, si vedrà, sono molto varie: la brama di arricchirsi a tutti i costi, la smania di potere, l'assenza di senso di responsabilità civile, la mancanza di qualità intrinseche unita alla vanità o, semplicemente, il desiderio di dare visibilità scientifica alla propria amante del momento." Un pamphlet e una riflessione sui valori morali e culturali che dovrebbero guidare il cambiamento. |
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Qui comincia l'età nuova. Iaia Caputo su Le donne non invecchiano mai
Una volta alle cinquantenni si chiedeva una sola cosa: rendersi invisibili. Oggi si chiede loro di dimostrare almeno venti anni di meno. Iaia Caputo è nata a Napoli, nel 1960. È importante la sua data di nascita. Perché è lei stessa a dire che questa è la sua età più bella. Una seconda "adultità". Di quello che dà e che toglie il tempo, parla il suo ultimo libro, Le donne non invecchiano mai. L’ex giornalista, oggi consulente editoriale, racconta che cosa significa varcare la linea d’ombra dei 50 in un Paese come il nostro. Tra pregiudizi e nuove conquiste.