Pensate alla felicità, non solo all'economia. Intervista a Umberto Contarello

Pensate alla felicità, non solo all'economia. Intervista a Umberto Contarello

A Mogliano l'hanno appena premiato con il Berto per la miglior opera prima per Una questione di cuore, veloce ma intenso romanzo in cui ricostruisce il decorso post infarto, difficile ma emotivamente proficuo, di un uomo che ha la sua età (47 anni), la sua stazza, fa il suo stesso lavoro, e porta un nome simile al suo, Alberto. "Figlio non certo all'altezza dei maestri", si definisce Contarello riferendosi proprio a Berto, e a Parise, Comisso, Rigoni Stern, Meneghello, per la vocazione, che ad essi lo accomuna, a guardare dentro le persone, per raccontarle. Ma eccolo all'opera, silenzio, azione, ciak, si gira...

"È tutta colpa di Bret Easton Ellis". Un’intervista a Marco Drago

"È tutta colpa di Bret Easton Ellis". Un’intervista a Marco Drago

Marco Drago parla di sé, del suo romanzo Zolle, dell'amore per la scrittura e degli autori che lo hanno influenzato. Un percorso alla scoperta di sé attraverso la letteratura che diventa una riflessione sulla creatività in generale.
"(..) Dopo l’11 settembre abbiamo fatto Scrivere sul fronte occidentale ed è stata come una chiamata alle armi per tutti noi scrittori. In pratica, se ho ben capito, ci siamo detti: basta con la letteratura da parati e forza con la letteratura che parla di questi tempi al più alto livello possibile. Urca. E’ vero: siamo in Italia, la terra ideale per fare il romanziere engagé. Stragi di stato, strategia della tensione, logge massoniche, gruppi paramilitari pronti a rovesciare l’esito delle elezioni in caso di vittoria del PCI, più recentemente la Somalia, Berlusconi, Previti, il G8 a Genova, l’immigrazione, l’Islam e il cattolicesimo, il Papa, quest’altro Papa nuovo. Insomma, un romanziere lussemburghese dove dovrebbe emigrare per avere tutto questo a disposizione? In Italia, appunto".

Giuseppe Montesano: l’intervista di ‟Pulp”

Giuseppe Montesano: l’intervista di ‟Pulp”

"Di questa vita menzognera è un romanzo, e quindi un’opera di finzione: ma la finzione narrativa è il contrario di una menzogna. E’ una lente che ingrandisce i dettagli e li porta vicinissimi ai sensi…"

Intervista a Giuseppe Montesano su Di questa vita menzognera

Intervista a Giuseppe Montesano su Di questa vita menzognera

Giuseppe Montesano guarda negli occhi la volgarità del presente e rovescia in grande invenzione drammatica, venata di umorismo, il delirio di una classe dirigente senza più dignità e vergogna.
"A me sembra che il futuro sia già arrivato, o almeno che chi guarda al presente con occhi aperti possa vedere facilmente la fisionomia del futuro prossimo, molto prossimo. Sarà fatto di falsificazioni e passività sociali..."