Contro l’afasia della memoria. Intervista a Paolo Nori
Noi la farem la vendetta di Paolo Nori vince il Pozzale, il premio letterario nato dalla lotta partigiana. ‟Volevo fare un romanzo sulla violenza dello Stato, e a Reggio Emilia, nel ’60, mi sembra ci sia stata una dimostrazione esemplare di brutalità, stupidità e mancanza di misericordia. E dato che al processo sono stati assolti tutti con motivazioni ridicole e che tra i miei coetanei, anche qui in Emilia, di questo episodio non sapeva niente nessuno, o quasi, ma anche dato che - io per primo - ci meravigliamo quando succedono le cose che son successe a Genova nel 2001”.
Nel calcolo del benessere, mettiamoci sentimento. Intervista a Luca De Biase
L’economia si è stancata dell’uomo a una dimensione. Oltre al consumatore c’è di più. Perché al fatto che i soldi facciano la felicità - una volta assicurati vitto e alloggio, beninteso - non crede più nessuno. Luca De Biase e il suo Economia della felicità...
‟Il bene sostituito dalla fama. Perciò dicono: Erika ti adoro”. Intervista a Umberto Galimberti
L’eroe negativo che conquista copertine patinate e cuori di adolescenti non nasce da una recente alchimia che come tale, per magia, potrebbe pure scomparire. Al contrario è il frutto di un’enorme trasformazione antropologica determinata dalla combinazione tra 50 anni di televisione, dieci di Internet e quella logica del mercato che governa il mondo occidentale. E’ l’analisi degli sconcertanti fatti di questi giorni compiuta da Umberto Galimberti, filosofo e psicoanalista che da poco ha consegnato alle stampe la sua ultima fatica (L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani) che con questi scenari si confronta.
Sul viale del tramonto. Intervista a Umberto Galimberti
"I valori hanno perso valore, il che non è necessariamente un male: la storia da sempre va avanti così. Il male, oggi, è che non ce ne sono di nuovi: il denaro è l’unico generatore simbolico di valore. E poi l’apparire è la condizione dell’esistere, ciò che dà la percezione di essere vivi, Infine: sono collassati i tabù, di cui l’uomo ha bisogno, e questo è tremendo. Superato quello della sessualità, il limite da infrangere è diventato la droga. C’è poi da tener conto che viviamo nell’età della tecnica, parole d’ordine efficienza e velocità. Non si deve e perder tempo: se dopo tre volte che esci con qualcuno che ti piace non hai fatto sesso, passi da sfigato, o da omosessuale. Ciò determina il collasso dell’emotività. I ragazzi sono emotivamente apatici."